Benvenuti da Andrea Innocenti sul canale YouTube.
Questa mattina partiamo da Arsina per andare a percorrere un anello che ci porterà a Montecatino.
Ci troviamo in Valfreddana e anche qua, come in Valdinievole, troviamo Montecatino, un toponimo molto simile a Montecatini della Valdinievole da cui provengo, ma andiamo a scoprirlo
E’ una splendida giornata di primavere e come vedete ci troviamo in un ambiente veramente incantevole.
Siamo sulle alture della Valfreddana che è questa ridente vallata circondata da colline che si affacciano su Lucca. Qui l’ambiente è di campagna, siamo in mezzo agli olivi, si sente il canto delle cinciallegre e ora è il momento della fioritura del botton d’oro, del ranuncolo.
Finalmente si torna a pedalare a mezze maniche, il caldo è tornata. E cola bicicletta bella che revisionata adesso possiamo affrontare tutte le salite grazie a questo potente mezzo che in realtà è datato ma da ancora le sue soddisfazione.
E’ una bicicletta del 1997 tutta in acciaio. Era un epoca in cui l’alluminio doveva ancora emergere e molte biciclette in alluminio erano più pesanti delle biciclette in acciaio di ultima generazione.
Questa è ancora in acciaio.
Qua siamo quasi arrivati a San Concordio di Moriano che era una vecchia chiesa di una famiglia ricca locale.
Soltanto nel ventesimo secolo è stata svincolata dalla proprietà e data alla diocesi di Lucca che da quel momento ne ha preso custodia e possesso.
E’ una chiesetta molto semplice che è stata rimaneggiata più volte e infatti sia il campanile che la cupola sono state costruite solo in epoca successiva.
Adesso ve la faccio vedere.
Dopo il vialetto di cipressi abbiamo lasciato la campagna e qui ci stiamo addentrando in una zona boschiva.
Qui dominano i lecci e gli ornielli ma ci sono anche dei corbezzoli di altezza ragguardevole come quello che è sopra di me. E’ un bosco di rilevante pregio naturalistico ma andiamo avanti.
Qui lungo il percorso abbiamo raggiunto questo vecchio lavatoio. Per fortuna è pieno d’acqua ed è stato colonizzato da questa alga che risiede sul fondo ma vedete l’acqua è chiarissima.
Avete visto sono appena nate le piccole notonette. La Notonecta glauca è un insetto che è in grado di volare, come la maggior parte degli insetti, di camminare sulla terra ferma e di nuotare.
Il nuoto è del tutto particolare perché nuota a pancia in su e con due zampe particolarmente evolute per il nuoto e allunga è in grado di darsi la spinta in avanti.
E’ un insetto predato che si nutre di larve di insetti e eventualmente di pesciolini se ce ne fossero, qui in questo lavatoio non ce ne sono.
Notonetta glauca qui lungo il percorso per raggiungere Montecatino in Valfreddana.
E qui ci troviamo in questo bellissimo prato dove sono fiorite le giunchiglie Narcissun poeticus. E’ un fiore bellissimo che cresce nei prati spontanei e qui lo troviamo in mezzo a questi olivi, molto grazioso e molto bello guardate.
Ed eccoci al campanile della vecchia chiesa di Montecatino. La sommità di questo colle era in origine sede di un insediamento etrusco.
Da qui si può godere di un’ottima vista sulla piana lucchese, sulla vallata di Camaiore, sulle Apuane e sul mare.
Qui scavi archeologici hanno rinvenuto frammenti di ossa che danno importanti informazioni sulle attività economiche e sull’alimentazione di questa popolazione e si è visto che allevavano mucche, maiali e pecore e praticavano anche la caccia e la coltivazione di ortaggi.
Al di la della rete si scorge quello che resta della vecchia chiesa diruta e questi sassi impilati sono quel che resta delle mura della vecchia chiesa che è stata abbandonata all’inizio del secolo scorso a seguito dell’abbandono di queste colline a seguito delle modificazioni del panorama economico italiano.
Mi viene da pensare al toponimo di Montecatino così simile a Montecatini Terme così celebre e famosa in Europa per le sue acque termali.
Ma allora cosa c’è in comune tra questi due termini?
Gli studiosi hanno visto che molto probabilmente è un termine di origine etrusca. Alcuni hanno ipotizzato possa trattarsi della dea Catha che era una divinità etrusca.
Ma più probabilmente si tratta di un toponimo legato al nome Cathi, che era un nome di radice etrusca che indicava una famiglia, una personalità importante all’epoca che dette il nome a questo colle e qualcun altro che aveva il solito nome a quello di Montecatini Terme. Queste tuttavia sono solo ipotesi difficili da dimostrare. E’ comunque stimolante pensare a questi colli che a chilometri di distanza ma che sono accomunati dalla stessa origine. D’altra parte non è un segreto che anche Montecatini fosse in origine un insediamento etrusco.
Ma adesso godiamoci il panorama che ci circonda.
Si vede Lucca, le Alpi Apuane, mentre da qua si vede il mare.
E mentre mi gusto un riposino non posso esimermi dall’ammirare questa bella fioritura di orchidee.
Questa è Serapia neglecta e qui sopra c’è anche la Serapias lingua.
Queste sono piccole orchidee selvatiche, ben più piccole e minimali delle loro parenti tropicali che abbiamo nelle nostre abitazioni e che decorano il nostri appartamenti con i loro bei colori, ma sono nostrane, sono le orchidee dei nostri prati e vanno ammirate e rispettate al pari delle altre.
E da Montecatino in Valfreddana per oggi è tutto.
Da Andrea Innocenti è tutto.
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Se vi interessa questa escursione e vorrete farla con me, scrivetemelo giù nei commenti e ci organizziamo.
Ciao!

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