Il Padule di Fucecchio – storia locale e natura da preservare. L’angolo più bello del Padule di Fucecchio.

 

Padule di FucecchioCon l’escursione di oggi partiamo da Castelmartini in comune di Larciano, in provincia di Pistoia per scoprire una delle aree naturalistiche più interessanti d’Italia, il Padule di Fucecchio.

Oggi andiamo a visitare il Padule di Fucecchio e l’area protetta Le Morette per scoprire la biodiversità di questo ambiente fragile e importante per le rotte migratorie e gli spostamenti di centinaia di specie animali e vegetali. La salvaguardia della biodiversità dell’area è stata garantita dal Centro di ricerca del Padule di Fucecchio in oltre vent’anni di onorevole attività e oggi tutto questo rischia di andare vanificato a causa della concreta possibilità che il Centro chiuda definitivamente dopo anni di minacce, riduzioni di orari e un sostanzioso depotenziamento dovuto essenzialmente a scelte politiche. Cerchiamo di sostenere il Centro con tutte le nostre forze affinché non venga chiuso. Nel video partiamo da Castelmartini la cui storia affonda le radici nel medioevo, ma, visti i ritrovamenti di reperti etruschi in zona sicuramente era frequenta da molti secoli prima. Troppi per poter dire tutto in pochi minuti di video e arrivare anche alle barbarie dell’eccidio. Per questo vi invito a seguire il canale e i prossimi video in arrivo.

Buongiorno cari amici e ben ritrovati sul canale di hiking tuscany punto com. Sono Andrea Innocenti la vostra guida ambientale escursionistica e questa mattina partiamo da Castelmartini in
comune di Larciano in provincia di Pistoia per andare a visitare l’area protetta Le Morette e la ricchezza di specie di uccelli che possiamo osservare appunto nell’area protetta.
Lo faremo effettuando un percorso per cercare di comprendere anche gli aspetti storici dell’area ma prima di proseguire mettete un bel like e iscrivetevi al canale se non l’avete ancora fatto e adesso sigla!

Alle mie spalle lo vedete c’è il centro visite che ospita i visitatori dell’area protetta all’interno possiamo trovare un piccolo museo che mostra i manufatti legati alle attività tradizionali che
venivano svolte all’interno del Padule di Fucecchio quindi lo sfalcio delle erbe palustri e la realizzazione di manufatti anche di uso quotidiano. All’interno ci sono anche mostre fotografiche e una sala ampia dedicata a riunioni ed eventi. Qui il centro del Padule di Fucecchio ha lavorato per anni con varie finalità. La più importante è quella di gestione dell’area protetta del Padule di
Fucecchio. Ha lavorato per oltre vent’anni per la sua manutenzione per cercare di mantenere l’area protetta e salvaguardare la biodiversità del padule di Fucecchio. Infatti oggi sono  numerosissime le specie di uccelli e di piante che vi possiamo trovare. Ma ha svolto anche attività di educazione ambientale con le scuole e anche con gli adulti per cui un’attività veramente
pregevole un servizio pubblico che è stato svolto veramente bene negli ultimi anni purtroppo il Centro Padule di Fucecchio è stato depotenziato per motivi legati soprattutto a scelte politiche
oggi addirittura rischia la definitiva chiusura con il rischio di vedere vanificati gli sforzi effettuati in oltre 20 anni, per cui vi invito a seguire le vicende legate a questi fatti e di dare un  supporto affinché il Centro del Padule di Fucecchio non venga definitivamente chiuso. Ma adesso proseguiamo e andiamo a visitare la bellezza di quest’area protetta, venite.

Ecco alle mie spalle vedete la Chiesa di San Donnino santo molto antico molto arcaico. Donnino era un soldato romano che si convertì al cristianesimo e che proprio per questa ragione fu decapitato. A lui sono legati una serie di eventi miracolosi ma di fatto è il protettore dei viandanti, infatti proprio qui a Castelmartini, castrum martini, quindi antico castello con finalità difensive e militari proprio qui sorgeva anche un ospitale un ospitale che dava appunto ospitalità le prime cure semplici cure ai viandanti della zona perché proprio qui passava un importante via di comunicazione che collegava Pistoia con il Padule di Fucecchio e i suoi numerosi canali che erano navigabili e che permettevano di raggiungere financo il mare, ma di questo vi parlerò
tra poco quando raggiungeremo il porto de Le Morette.

Intanto proseguiamo con alle mie spalle sulla villa banchieri che sorge sui resti dell’antico castrum martini di cui vi parlavo pocanzi villa che è stata anche una villa medicea quindi è passata per le mani delle nobili ricche famiglie pistoiese poi è passata di mano anche per i Medici e Lorena e infine è pervenuta alla famiglia Banchieri i cui eredi sono ancora oggi i proprietari.

Ci siamo avviati lungo il percorso il camminamento che conduce verso il Bosco di Chiusi e a seguire il porto delle morette che tra poco vi mostrerò. E’ un percorso da fare a piedi. Lo potete fare in autonomia o, meglio, con una con una guida o con una visita guidata. Le guide sono fondamentali per potervi indicare e mettere a conoscenza degli elementi storici ambientali e naturalistici, mostrarvi le specie caratteristiche degli ambienti che andiamo a visitare per cui il consiglio che vi do è sempre quello di affidarvi ad una guida.

E qui siamo entrati dentro al bosco di Chiusi. E’ un bosco planiziale, cioè di pianura, e di questi boschi ne sono rimasti veramente pochi perché tutte le pianure sono state colonizzate dalle attività antropiche: zone industriali, città, paesi eccetera, per cui i boschi planiziali sono diventati estremamente rari e questo è invece un bosco di pianura di particolare pregio naturalistico: è il Bosco di Chiusi e adesso facciamo un po’ di silenzio e cerchiamo di ascoltare i numerosi canti alle numerose specie di uccelli che possiamo riconoscere. Troviamo l’usignolo troviamo la capinera e molte molte altre specie. Aguzziamo l’orecchio e fate silenzio.

E qui, la vedete alle mie spalle, c’è l’antica darsena in muratura di uno dei porti più importanti del Padule di Fucecchio. E questo è il Porto delle Morette che è stato ristrutturato negli anni  passati per ridargli vita. Guardate che bello e siamo arrivati qui attraverso la strada di collegamento che permetteva da Pistoia di superare il crinale del Montalbano e di arrivare proprio fino a qui. Questo ed altri porti erano presenti nel padule di Fucecchio per collegarsi con con l’Usciana e da lì sull’Arno. L’Arno era navigabile, tutti questi canali palustri erano navigabili per cui
l’importanza di questa via di comunicazione è testimoniata anche dalla grandezza di questo porto che permetteva appunto di ricevere i barconi navicelli e anche i barchini che trasportavano le erbe palustri sfalciate all’interno dell’area dell’area palustre del Padule di Fucecchio, una delle più importanti d’Europa.

E siamo arrivati al casotto verde o casotto del Biagiotti. Questo come gli altri casotti che si possono trovare qui in Padule erano dei rimessaggi e anche dei luoghi rifugio dove i lavoratori potevano anche bivaccare la notte per poter essere pronti la mattina presto per andare a effettuare i lavori per esempio di sfalciatura delle erbe palustri. Era un attività caratteristica appunto del Padule di Fucecchio. Le erbe palustri utilizzate per realizzare numerosi manufatti di utilizzo quotidiano come per esempio l’impagliatura dei fiaschi, la seduta delle sedie e tanto altro tutto fatto con materiali ovviamente rigorosamente biologici e raccolti in loco. Oggi il casotto del Biagiotti o Casotto Verde è l’osservatorio faunistico che è il punto privilegiato da cui poter osservare gli animali all’interno dell’area protetta Le Morette. Andiamo a vedere.
Ecco siamo alla conclusione vedete stiamo percorrendo il viale di pini che ci riporta a Castelmartini e al Centro Visite per cui avete visto è un’area ricchissima di biodiversità molto fragile che ha bisogno di una gestione oculata e scientifica che è stata portata avanti per decenni dal Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio che oggi purtroppo non naviga in buone acque e rischia la chiusura. Per cui vi invito a sostenerlo con tutte le vostre forze affinché questo non accada e affinché l’area protetta continui ad essere gestita da questa struttura che ha lavorato bene per anni.

Se questo video vi è piaciuto mettete un bel like e  iscrivetevi al canale e continuate a seguirmi proprio qui su YouTube e anche sulla pagina Facebook. Notizia dell’ultim’ora ho aperto anche il canale Telegram per cui iniziate a seguire pure quello con tutte le novità  che vi porterò all’interno come contenuti. Quindi da Andrea Innocenti per oggi è tutto un caro saluto dal canale
di Hikingtuscany.com e dal Padule di Fucecchio. Ciao!

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