Vediamo la Nievole in secca e altri problemi del torrente.
Buongiorno cari amici di hikingtuscany.com, il canale dedicato all’ambiente, alla natura, alla storia locale e alle escursioni.
Io sono Andrea Innocenti, la vostra guida ambientale escursionistica, e questa mattina andremo a fare una specie di esperimento escursionistico.
Cioè ci infileremo nell’alveo del Torrente Nievole, che vedete alle mie spalle, per andare a vedere come se la cava il torrente durante il periodo estivo.
Vi parlerò di alcuni aspetti storici di questo corso d’acqua e infine arriveremo alla foce nel Padule di Fucecchio.
Come di consueto prima di proseguire… sigla!
Questa mattina partiamo da qui da Ponte di Serravalle, una località in provincia di Pistoia, che deve il nome appunto al ponte sul torrente Nievole che vedete qua sopra di me, che permette appunto il funzionamento di questa importante via di comunicazione, questa strada che collega il comprensorio di Montecatini Terme e di tutta la Valdinievole a Pistoia e alla piana Fiorentina. Sotto al ponte potete vedere una bella collina che è il colle di Monsummano Alto. Ok, qui ancora non siamo lontani da Ponte di Serravalle e le piogge che sono cadute negli scorsi giorni ha rialzato leggermente il livello idrico.
Qui ci troviamo proprio accanto al corso d’acqua e quello che che si può osservare è questa bella menta d’acqua che sta vegetando proprio qui sul corso d’acqua. E’ profumatissima e oltre a questa riusciamo a scorgere anche questa fioritura con questi fiorellini bianchi che è appunto una specie di convolvolo. Quindi il corso d’acqua in estate riesce comunque a fornire l’umidità necessaria ad alcune specie per prosperare anche in un periodo di forte criticità idrica.
La parte alta del corso d’acqua della Nievole, va detto che, sebbene abbia alcune criticità ambientali naturalistiche, in realtà ha anche un elevato pregio naturalistico. Vi prosperano infatti, nella parte alta, diverse specie di crostacei autoctoni che, come in pochi altri corsi d’acqua, riescono ancora a sopravvivere. Non riescono a farlo nella parte bassa dei corsi d’acqua per l’elevato inquinamento e per la presenza di numerose altre specie alloctone, quindi invasive, che hanno una maggiore competitività in quel tipo di ambiente inquinato e fortemente disturbato.
Ecco siamo scesi un pochino più a valle. Qui ci troviamo nei pressi della località detta “Il Poggiolo” non lontano da Grotta Parlanti. Proprio in questa zona, storicamente vi erano alcune prese d’acqua che alimentavano alcuni mulini, alcuni frantoi posti più a valle. Ecco, mentre percorriamo l’alveo della Nievole parliamo un attimino delle terminologie. Normalmente ehm la gente parla di “fiume”: il “fiume Pescia”, “il fiume Nievole”, “il fiume Borra”. In realtà questo termine “fiume”, da un punto di vista strettamente geomorfologico, di geografia fisica, non è appropriato. I fiumi hanno dei regimi pressoché costanti e spesso sono navigabili. Tutt’altra cosa sono i nostri torrentelli della Valdinievole, ma un po’ in generale di tutta Italia. Sono tutti quanti per lo più dei torrenti ,cioè il regime è torrentizio, ovvero il livello dell’acqua cambia molto durante le stagioni per la tipologia di clima principalmente. Perché le piogge qua da noi sono prevalentemente nel periodo autunno-vernale e primaverile mentre d’estate qua nel Mediterraneo siamo nel periodo di siccità per cui i fiumi tendono a seccare. Quindi si parla di torrenti e non di fiumi. In realtà anche la Arno sostanzialmente è un “tormentone” anche se nella parte finale, vicino alla foce, ha delle caratteristiche molto simili a quelle di un fiume ed è anche navigabile.
Proseguiamo più a valle e qua ci troviamo a Ponte alle Gore. Adesso ve lo inquadro, qui alle mie spalle. Siamo nei pressi di Monsummano Alto e questo nome, come vi dicevo poc’anzi è appunto dovuto alla presenza di numerose prese d’acqua che c’erano nella parte più a monte rispetto al ponte e che alimentavano i diversi Mulini e frantoi. Oggi è ancora in funzione il frantoio Parlanti che ha una sua storia appunto legata al territorio. Aldo Parlanti agli inizi del 1900 aprì questo frantoio per frangere le olive mentre già era in possesso di altri mulini per la farina. Ancora oggi gli eredi lo rendono attivo per cui i proprietari di oliveti delle campagne circostanti vengono qua a frangere e fanno un olio spettacolare che vi consiglio. Adesso passeremo sotto al Ponte alle Gore per proseguire verso Pieve a Nievole lungo l’alveo della Nievole. Qui troviamo questa specie di piscina naturale che si è venuta a formare con la piena degli ultimi giorni che vediamo quanto sia stata rapida. Qua sotto ci sono le piante che erano cresciute nel periodo di secca e che ora sono completamente sommerse dall’acqua. Questa parte del letto del fiume era completamente asciutta, erano cresciute queste piante di questa che è una porcellana, una crassulacea che spesso cresce anche nei giardini e che ora si ritrova ad essere una pianta subacquea, suo malgrado.
Mi sono spostato sulla sinistra idrografica del Torrente qui alla mia destra c’è il muraglione di contenimento che costringe il torrente nel suo alveo. Queste opere sono state realizzate per permettere all’uomo di invadere spazi che non gli appartengono come appunto l’alveo di un torrente. Tutte le abitazioni e gli edifici che stanno qua alla mia sinistra, alla sinistra idrografica della Nievole, sono tutte state costruite in uno spazio che era l’alveo, il letto della Nievole e che gli è stato sottratto e rubato con opere quali appunto gli argini, i muri di contenimento che antropizzano e snaturano l’essenza stessa del torrente o del fiume. Sono cose che succedono praticamente ovunque, non solo in tutta la Toscana ma in tutta Italia e un po’ in tutto il mondo. Qua il sentiero lungo l’argine peggiora sensibilmente, tra l’altro questo è anche corrispondente al percorso della via jacopea, il cammino di San Jacopo, e qui le canne non sono state tagliate, per cui Pellegrini che volessero avventurarsi diciamo che non trovano una buona accoglienza.
Qui siamo in località detta “Lo Sdrucciolo” proprio per la presenza di quella Pescaia che permetteva di portare acqua a una cateratta che adesso si trova sotto a quella vegetazione e permetteva di portare acqua, dicevo alla Nievolina. Proprio in questo punto infatti il torrente fu deviato. Prima passava proprio dalla Nievolina, il corso del Torrente passava dritto sotto alla Pieve di Pieve a Nievole e storicamente doveva essere uno spettacolo vedere questo largo torrente passare proprio sotto alla Pieve, che era l’unico caposaldo di civiltà in tutto il comprensorio prima che venisse completamente urbanizzato in epoca moderna. Dicevo quindi qui il torrente è stato deviato intorno al 1700 per effettuare le colmate che si trovano in Padule quindi per andare a bonificare parte del Padule di Fucecchio. Lo Sdrucciolo dicevo questa è una struttura che è stata utilizzata anche dai nostri genitori, dai nostri nonni, per venire da bimbetti a fare il bagno. Infatti proprio qui si formava una specie di piscinetta, come ancora possiamo vedere e qui venivano i ragazzi a fare il bagno nella Nievole. Era proprio un gran divertimento. Bisogna stare attenti perché proprio queste strutture di cemento diventavano appunto sdrucciolevoli a causa del formarsi delle alghe.
E’ dovere mio ricordare che don Alberto di Pieve a Nievole ha redatto una serie di volumi e di studi che lui stesso ha effettuato proprio riguardo alle deviazioni del torrente Nievole e anche a idee di riqualificazione di questi passaggi storici come appunto “lo Sdrucciolo”. Appunto progetti di riqualificazione e di rivalorizzazione di questi elementi del territorio che caratterizzano il nostro passato e che vanno in tutti i modi preservati e tutelati.
Ed ecco qua abbiamo passato da poco il Ponte del Terzo. Qui l’acqua adesso non scorre più quindi quella piccola, diciamo tra virgolette “piena” che si è prodotta con i temporali degli scorsi giorni qua non è arrivata. Qua troviamo ancora la sabbia la sabbia lungo l’albero della Nievole e per cui siamo ancora in secca assoluta. Anche perché ci sono alcune aziende agro zootecniche che probabilmente hanno dei pozzi di emungimento per cui la falda acquifera qui viene artificialmente abbassata proprio da questi pozzi che prelevano acqua dalla falda. Il sistema del corso d’acqua con la sua falda freatica è un tutt’uno non dobbiamo mai dimenticarcelo. Cioè la falda alimenta il fiume e il fiume alimenta la falda. Se, attraverso dei pozzi, viene prelevata acqua dal sottosuolo, il livello idrico del fiume viene artificialmente abbassato questo è anche il motivo per cui vediamo molto più spesso delle stagioni di secca dei nostri torrenti per periodi più prolungati. Perché, ora più che in passato, viene prelevata acqua dai pozzi. Va anche detto che sono andati in secca fiumi storici come il Po, nel nord Italia, per cui diciamo che il problema è complesso e a mio avviso il problema dell’eccessivo emungimento delle falde acquifere è sottovalutato ed è sottostimato. Diciamo che tutti vogliono usare l’acqua, tutti hanno bisogno di acqua per vivere per allevare eccetera eccetera quindi nessuno vuole rinunciare alle proprie comodità però tutti ci lamentiamo che i nostri fiumi sono in secca, quindi? come la mettiamo?
Io sono sempre dentro all’alveo della Nievole eh, vi faccio notare.
Ed eccoci arrivati qui alla mia destra c’è il torrente Nievole che sfocia come potete vedere nel Canale del Terzo che è uno dei canali Maestri del Padule di Fucecchio. Quindi qui finisce il corso della Nievole le sue acque proseguiranno verso l’Usciana e poi si metteranno in Arno e questo poi arriverà al mare quindi ogni singola gocciolina di questo fiume, come quelli di tutti gli altri fiumi del mondo, arriverà al mare. Abbiamo visto piante animali, spero che questo video vi sia piaciuto abbiamo visto un sacco di bellissimi uccelli qui nell’approssimarsi al Padule di Fucecchio: cicogne, garzette aironi di varie specie. Iscrivetevi al canale se non l’avete ancora fatto, fate clic sulla campanellina. Quindi io vi saluto vi aspetto al prossimo video. Mi raccomando un caro saluto da Andrea Innocenti, la vostra guida ambientale escursionistica. Ciao.
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