Escursione Poggio alla GuardiaBen ritrovati per questa bella escursione Poggio alla Guardia da Andrea Innocenti, la vostra guida ambientale escursionistica!

Oggi per il nostro sopralluogo partiamo proprio da qui, da Pieve a Nievole. Questa è l’antica Pieve che, pensate, sorgeva proprio sul fiume che oggi chiamiamo Nievole e che molto probabilmente ha preso il nome proprio da questa pieve e doveva essere uno spettacolo perché la chiesa sorgeva proprio sopra al fiume e poi è stato nel corso della storia deviato numerosissime volte per fortuna ci sono persone che hanno tenuto traccia di tutti gli spostamenti come per esempio Don Alberto parroco di questa parrocchia che ha pubblicato un volume che è anche disponibile gratuitamente sul sito web, proprio della parrocchia, in cui racconta delle varie e travagliate vicende del torrente che dà il nome anche alla Valdinievole da me tanto amata.

Ma adesso proseguiamo per questo sopralluogo per l’escursione Poggio alla Guardia, ma prima di tutto, Sigla!

Eccoci come vedete siamo in un bellissimo viale alberato che è il Viale Minnetti nel comune di Pieve a Nievole.

È un viale tutto adornato da questi bellissimi pini domestici.

Lungo questo rettilineo permettono di arrivare fino all’antica fattoria del Vergaiolo che oggi ha un utilizzo residenziale.

Ci stiamo avvicinando al Poggio alla Guardia, questa collina che vedete un po’ isolata rispetto al territorio circostante.

Una delle caratteristiche che da sempre mi ha destato curiosità.

Una collina particolare della Valdinievole, sulla cui sommità non vi è alcun villaggio. Non c’è un paesino arroccato, nessun villaggio medievale, sebbene ci siano numerosi punti di interesse che adesso andremo a trovare.

Non potevo non fermarmi qui, in questo prato in mezzo agli ulivi.

C’è questa bellissima fioritura di Anemone ortensis che qui, vedete, forma a un prato veramente denso di questi bellissimi fiorellini. siamo alla metà di marzo ed è il momento migliore per osservare questa specie spontanea molto molto graziosa.

Stiamo salendo sul Poggio alla Guardia, questa collina che in questa giornata mi propongo di sopralluogare. Si dice sopralluogare? Brutto! di effettuare il sopralluogo su questa collina che è stata per secoli interessata da attività estrattive di una pietra che è stata importante sin dagli albori dell’umanità. Si tratta appunto delle marne.

Le marne sono una pietra che è un misto di calcare e argilla in un mix che qui sul poggio la guardia era l’ideale proprio per la realizzazione del cemento.

Infatti qui a Pieve a Nievole è stata famosa negli anni passati un’azienda chiamata Minnetti che era appunto un cementificio.

Le rocce estratte dalle cave presenti su questa collina venivano trasportate a valle con una teleferica, i cui resti sono ancora visibili.

Si tratta di una collina rimasta molto selvaggia e molto naturale.

Mantiene ancora molti connotati naturali tanto che in passato era stata appunto allestita una cartellonistica che vedete alle mie spalle, in cui vengono spiegate alcuni dettagli sulla storia e sulla natura di questa collina davvero davvero interessante.

Questo è il piazzale di cava superiore quindi questa era proprio una cava a cielo aperto un po come quelle che si possono osservare oggi sul colle di Monsummano Alto che avete visto è proprio qua davanti.

Da questo punto partiva la teleferica che permetteva il trasporto del materiale lapideo alla alla fornace che cuoceva queste pietre. Quindi proprio qui sotto di me ci sono i resti delle vecchie tramogge da cui poi partivano appunto i carichi per la valle.

Ok niente da fare l’accesso è inibito.

È un sentiero che ero solito percorrere ma che invece in questi anni si è chiuso quindi ha dovuto penare un po’ per ridiscendere. Questo è il bello e il brutto dei sopralluoghi, ma è importante farli appunto per rendersi conto di come cambia il paesaggio come cambiano i sentieri d’accesso, i sentieri da percorrere per esplorare e visitare questi posti che sono ancora in parte naturali.

Ed è proprio in cavità come queste che appunto occupano questi spazi numerose specie di chirotteri. I chirotteri sono comunemente detti pipistrelli e sono appunto l’unico gruppo di mammiferi che nel corso dell’evoluzione ha imparato a volare grazie appunto alle proprie mani.

Kiros, dal greco mano, cioè mano alata.

I chirotteri sono gli animali, i mammiferi, quindi allattano proprio come noi i propri piccoli, mammiferi in grado di volare.

Occupano questi spazi particolarmente isolati e privi di disturbo per riposare nelle ore diurne e anche per trascorrere i mesi invernali in un clima che rimane molto più stabile rispetto all’ambiente esterno.

Ecco, già che ci troviamo in questo posto, vorrei appunto dire a tutti coloro che guardano questo video, che è inopportuno entrare in queste cavità per andare appunto a vedere i pipistrelli.

Per numerose ragioni. La prima e più importante è che questi animali sono particolarmente vulnerabili disturbabili e quindi non è proprio il caso di andargli a rompere le scatole a casa loro.

Secondo, questi sono ambienti particolarmente instabili da un punto di vista anche geologico. Vedete qui a terra ci sono un sacco di massi che sono caduti dalla dalla rupe per cui rimanere bloccati all’interno di queste cavità.

È veramente facile, quindi non sfidiamo la sorte, non andiamo a disturbare questi animali importanti anche tutelati da normative anche comunitarie per cui è importante che questi luoghi vengano visitati esclusivamente da specialisti del settore che vanno a fare monitorati con criteri scientifici per, appunto, monitorare lo stato di salute di queste popolazioni che sono anelli cardine, anelli chiave, nel nostro ecosistema in quanto vanno a regolarizzare le popolazioni di insetti, spesso nocivi e spesso anche come molto fastidiosi, come per esempio le zanzare. È opportuno lasciarli stare.

Percorrendo questo sentiero alle mie spalle vedete un’altra collina molto importante, direi fondamentale per la Valdinievole. Questo è Montecatini Alto vista da una visuale un po’ inconsueta. Qui siamo sul versante nord del Poggio alla Guardia. Quindi sta un pochino a metà tra Monsummano Alto e Montecatini e se passate sulla A11 per andare verso il mare ve lo trovate sulla destra.

Vedete appunto questa collina priva completamente di abitazione sulla sommità anche se pare che fosse sede di un insediamento etrusco. Quindi bisogna andare molto lontano indietro nella storia per vedere la collina utilizzata dalla nostra specie.

E questo alle mie spalle è il Ponte di Dante. Vedete c’è scritto “c’era quando c’ero”.

Pare che Dante, fuggiasco, braccato dai soldati e beccato dai soldati, che gli chiedevano appunto se avevano visto “lo sommo poeta” lui avesse risposto “c’era quando c’ero”.

E così prendendosi gioco di questi guardie riuscì a farla franca e a cavarsela ancora una volta.

Questa è la leggenda ma non è tutta la storia che invece vi racconterò quando verrete con me all’escursione guidata, con Andrea Innocenti, la vostra guida ambientale escursionistica.

E il sopralluogo finisce qua, con, alle mie spalle, questa verdeggiante campagna.

Se questo video riguardo l’escursione Poggio alla Guardia vi è piaciuto e se vorrete fare con me questa bella escursione scrivetelo nei commenti perché così la organizziamo per la prossima estate o per il prossimo autunno. Fatemi sapere se vi interessa, come al solito al prossimo appuntamento, buone scarponi, buona camminata da Hikingtuscany.com e da Andrea Innocenti, la vostra guida ambientale escursionistica.

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