Buongiorno e ben ritrovati sul canale di Hikingtuscany.com presso il ponte Barano.
Salendo su abbiamo visto così l’abbiamo visto Massa e siamo riusciti ad osservare da vicino dei bellissimi gruccioni, che spettacolo! come vedete siamo di nuovo a partire da Croci per cercare di concludere quello che volevamo fare la scorsa settimana e che a causa del maltempo non siamo riusciti a completare. Andiamo a vedere il Ponte di Barano. Ma adesso sigla! ecco cari amici di Hikingtuscany.com se vi sono piaciuti i
video della sua settimana e quelli precedenti, per favore iscrivetevi al canale, è un canale giovane, ha bisogno anche del vostro supporto.
Alla mia destra c’è il cartello per il castello che abbiamo già raggiunto la scorsa volta. Oggi invece andremo dritti di qua sulla destra per raggiungere come vi dicevo il Ponte di Barano, venite! Osserviamo la struttura di questo bosco. Vedete la specie dominante è questa che molti di voi conosceranno col nome di acacia o cascia in Toscana che in realtà non è una vera e propria acacia. Il nome scientifico è robinia pseudoacacia proprio perché appunto ha una certa somiglianza a quella tipologia di piante, ma non è la robina, una pianta invasiva e alloctona cioè non originaria di questo ambiente. Proviene dall’America ed è invasiva perché colonizza ambienti diversi in particolare sostituisce quasi completamente quello che è il castagneto. Il castagneto infatti sta subendo una certa regressione dovuta appunto allo sviluppo della robina. La robinia era stata importata in Europa per la stabilizzazione dei versanti soprattutto per le scarpate ferroviarie e da quel momento ha cominciato a diffondersi su tutto il territorio.
In questa parte del sentiero affiorano dalle rocce delle pietre, alcune squadrate altre no ma comunque questo è un tratto in cui affiora un lastricato.
Evidentemente questo sentiero era un’antica strada, l’antica via di collegamento fra due punti cardine uno appunto era il Colle di Croci e della Verruca, l’altro era Canfittori dove
questo sentiero conduce.
Qui la struttura del bosco è completamente diversa rispetto al robinieto che vi ho mostrato prima. Qui il bosco è molto più integro. Strutturalmente prevalgono in
questo punto i carpini e lì vediamo una pianta in forma arbustiva di leccio. Più in alto vediamo delle piante di erica arborea.
Questo punto gode durante l’anno di una maggiore insolazione e di caratteristiche microclimatiche più calde.
Come vedete l’importanza di questa strada che porta a Canfittori e poi anche a Marliana la possiamo capire anche dalla presenza di questo ponte in pietra antichissimo.
Purtroppo non ci è dato di sapere esattamente la data di costruzione. Un ponte ad arco in pietra a schiena d’asino in stile perfettamente romanico: il Ponte di Barano.
Eccoci siamo scesi giù nel greto del fiume. Ora poco più sopra nasce la borra. Non mi stancherò mai di ripetere che quando ci si approccia a questi ambienti bisogna sempre usare rispetto nel senso di non sporcare non danneggiare ciò che ci circonda. Bisogna approcciarsi anche con discrezione quando camminiamo nel bosco e cercare di provocare minori rumori possibile. Evitare assolutamente gli schiamazzi e le voci inutili. Così possiamo affrontare la natura in maniera rispettosa.
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Per oggi è tutto con Hikingtuscany.com, con Andrea Innocenti la vostra guida ambientale escursionistica.
Ciao!