Buongiorno, questa mattina stiamo facendo questo percorso ad anello che ci permetterà di effettuare una bella escursione sul Monte Falterona.
Siamo in Toscana e qual è l’arteria della Toscana? L’Arno!
e qua l’Arno nasce.
E qui nel parco delle Foreste Casentinesi troviamo questa meraviglia della natura. Una pietra di terra serena quindi Macigno, geologicamente chiamato Macigno, completamente rivestito di questo muschio verdissimo. In questi giorni ha piovuto copiosamente e il muschio ha assorbito da tutta la pioggia e l’umidità di queste giornate. Ecco in quest’estate sto un po’ perlustrando per individuare percorsi interessanti o andare a riscoprire percorsi fatto in passato.
Durante le mie escursioni guidate sono solito dare qualche informazione di carattere naturalistico su ciò che incontriamo come per esempio questa la superficie della corteccia di questo imponente faggio che è completamente ricoperta da queste interessantissime creature che sono i licheni. E’ una simbiosi tra un fungo è un’alga. Il fungo offre protezione, l’alga offre energia con la fotosintesi producendo zuccheri utili alla vita del fungo. E qui troviamo questi licheni fruticosi. Alcuni muschi prosperano rigogliosi sulla superficie di questa corteccia.
Siamo arrivati a 1400 metri sul livello del mare, abbiamo raggiunto il crinale e adesso per raggiungere la vetta del monte Falterona durante questa escursione sul Monte Falterna. Altri 200 metri. Il vento è veramente incessante. Stiamo continuando a salire su questo crinale ma non potevo non soffermarmi su questo tronco marcescente. Gli alberi morti in decomposizione sono un patrimonio ancora inesplorato di biodiversità. Guardate gli insetti e altre creature che stanno sfruttando il legno marcio di questo albero. Sono importantissimi. Quindi anche gli alberi caduti a terra sono un patrimonio della biodiversità da tutelare e valorizzare. Si può notare anche una conformazione completamente diversa di questa faggeta. Guardate questi alberi piccoli e contorti che si stanno abbarbicati su
queste rocce di pietra serena: il macigno toscana. Andiamo a cercare la vetta del Monte Falterona, la montagna che da’ i natali all’Arno.
Il Monte Falterona non è molto alto: 1654 m sul livello del mare ma è il cardine della Toscana. Qua sotto nasce l’Arno, l’arteria principale fluviale della Toscana. Capo d’Arno! venite!
E come una madre gravida il Monte Falterona finalmente partorisce questo fiume appena nato che andrà a bagnare le città, magnifiche di Firenze e Pisa.
Eccoci siamo alla fine di questo anello sulle foreste casentinesi e ci troviamo sulle rive della gora nera questo piccolo stagno che vedete è completamente verde perché sulla sua superficie è prosperata la lemna, una piccola pianta erbacea dalle foglie galleggianti. Questo laghetto è molto importante per la tutela della rana temporaria che adesso andiamo a cercare su queste sponde. Avete visto che la stragrande maggioranza degli animali si sono rifugiati utilizzando i tronchi caduti. Ecco avete visto un anello, questo sul Monte Falterona e Capo d’Anno veramente interessante che qui abbiamo portato a conclusione. Se vi è piaciuto scrivetemelo giù nei commenti, se vi interessa in futuro percorrere con me questo anello scrivetemi, mettete un
bel like e iscrivetevi al canale se non lo avete ancora fatto. Alla prossima da Hikingtuscany.com ciao!