Burraie di Santa Brigida

E quest’oggi con Hikingtuscany.com partiamo dall’Irlanda?
no, ma quasi!
Partiamo da Santa Brigida, perché Santa Brigida è stata una santa di origini irlandesi e che ha trascorso gran
parte della sua vita in eremitaggio proprio qui in questa grotterella che vi ho fatto vedere.
Da Santa Brigida partiamo adesso per andare a fare il percorso delle burraie, ma prima di tutto… sigla!

Buongiorno e ben ritrovati con hikingtuscany.com io sono Andrea Innocenti la vostra guida ambientale escursionistica e questa mattina partiamo da Santa Brigida per effettuare questo  sopralluogo in vista della escursione del 15 di maggio che in cui vi accompagnerò proprio su queste alture per visitare questo bellissimo sentiero alla volta delle burraie di Santa Brigida che sono celebri un po’ in tutta la Toscana e quindi le andiamo a vedere, venite!

E’ una delle piante più comuni che possiamo trovare lungo i nostri sentieri e che troviamo anche qua lungo il percorso delle burraie di Santa Brigida è la Lunaria annua che sta fiorendo in
questa prima parte della primavera con queste belle fioriture color magenta con questi fiorellini che dispongono i petali sono quattro petali disposti a forma di croce questo gruppo questa
famiglia di piante prende appunto per questa ragione il nome di crucifere più propriamente andrebbero chiamate brassicacee e della grande famiglia che raccoglie anche i cavoli e la rucola
infatti una parente proprio di queste piante comunemente viene chiamata medaglioni del papa perché quando questi fiori poi si trasformano maturando in frutti i frutti sono appunto delle specie di medaglioni appiattiti delle sorte di baccelli che però hanno una membrana al centro e che quindi sono tutta un’altra cosa rispetto ai veri i legumi queste capsule con servono appunto i semi quando poi si schiudono i semi cadono si disperdono ed hanno modo di far andare avanti la specie mentre l’on del papa lunaria annua ma proseguiamo il nostro percorso e vediamo
cos’altro di interessante possiamo trovare.

Ed è proprio l’acqua fresca, l’acqua a bassa temperatura che è la ricchezza chiave di queste colline e che permette la produzione di un ottimo burro da portare in tutto il territorio.
E abbiamo fatto il guado sul Rio del Risaro e proseguiamo per andare a visitare una delle burraie di questo sentiero.
E qui abbiamo trovato un amichetto un amichetto che forse ci accompagnerà alla burraia di Fontassenzio, seguiamolo!
E questa è la burraia di Fontassenzio. Contrariamente alla burraia di Pesciulle questa è completa abbastanza completa è dotata di facciata e ha una piccola finestrella sopra alla porta principale che serviva per dare un minimo di luce all’interno ma di questi e altri dettagli vi racconterò quando verrete con me all’escursione guidata. Questo è solo un sopralluogo e un’anticipazione per invogliarvi a venire e a iscrivervi al canale youtube. Cliccate iscriviti è gratuito cliccate anche sulla campanellina così riceverete una notifica quando uscirò con un nuovo
video. Andiamo a vedere cosa c’è dentro.
Ecco avete visto oggi l’acqua scorre veramente copiosa perché nei giorni scorsi ha piovuto davvero tanto e quindi oggi sembra più una sorgente d’acqua che una burraia ma lo scopo era ben altro che non attingere acqua da queste fonti. E questa qui è una delle più importanti emergenze naturalistiche che possiamo trovare su queste colline su queste alture di Santa Brigida: siamo in comune di Pontassieve e questo al mio fianco è il Cisto Laurino Cistus laurifolius. E’ una specie di cisto la cui origine, la cui provenienza, rimane ancora enigmatica e che la leggenda vuole
associata appunto alla Santa Brigida d’irlanda che ha dato il nome al paese di Santa Brigida e che è proprio qua sotto e da cui siamo partiti e da cui partiremo il 15 maggio per questa  escursione. Vi darò alcuni dettagli su questa specie che è localizzata praticamente solo qui ce n’era una stazione anche su nel nord italia nel vicentino se non ricordo male anch’essa legata alla Santa Brigida perché lì pure lì c’era un santuario a lei dedicato e che appunto è localizzata estremamente cioè a delle stazioni puntiformi sul territorio per cui la Regione Toscana la appunto inserita nella lista delle specie da tutelare e preservare e anche per la presenza di questa specie è stata istituita l’ANPIL che vi dicevo prima cioè questa area che serve a tutelata quindi con
delle norme di protezione dell’ambiente del paesaggio e di queste specie che sono anche a rischio. Il cisto laurino soffre i climi estremi, il meteo estremo, quindi le nevicate abbondanti
invernali soffre anche la siccità soffre il calpestio arrecato incautamente dagli escursionisti per cui la presenza anche di un area con un regolamento di tutela è molto importante e fondamentale. Negli anni passati sono stati condotti anche degli studi dall’università di Firenze per focalizzare alcune misure di tutela per preservare appunto questa specie che è
estremamente localizzata. Il cisto laurino lo incontrerete con me lo vedrete da vicino con me nell’escursione del 15 maggio. Io vi suggerisco di di iscrivervi fin da subito non ci rimettete  assolutamente niente se il tempo sarà brutto l’escursione verrà annullata da me per cui non c’è niente da rimetterci. Iscrivetevi inviando un’e mail a info chiocciola hikingtuscany punto com  Come è scritto hikingtuscany? Lo vedete nel logo quassù in cima aguzzate la vista e lo leggete lettera per lettera.
Un caro saluto da andrea innocenti andiamo a vedere altre burraie venite!
E questa è l’ultima burraia che incontreremo lungo il nostro percorso è la burraia del Nannarino che è quasi completamente incastonata dentro al pendio. Ha un tetto a doppia falda e la finestrella sopra la porta centrale è particolarmente angusta. Adesso noi proseguiremo nel bosco per raggiungere la chiesa della Madonna del Sasso o come dicono i locali qua della
zona la Madonna dissasso. Andiamo!
Percorriamo questo stradello lastricato che è stato ristrutturato alcune decine di anni fa sulla vecchia strada che collegava appunto l’abitato di Santa Brigida con il santuario quindi è una strada storica importante a cui oggi è dedicata una via crucis con diversi bassorilievi in terracotta alcune dediche relative appunto alle apparizioni e del quindicesimo secolo alle due pastorelli
del posto un percorso anche questo molto carino che ci condurrà alla fine del nostro percorso a santa Brigida all’abitato di Santa Brigida per cui io con questo per oggi vi saluto spero di avervi
invogliato a partecipare all’escursione del 15 maggio con in Hikingtuscany.com e da Andrea Innocenti la vostra guida ambientale escursionistica, iscrivetevi al canale se ancora non l’avete fatto mettete un like e cliccate sulla campanellina per ricevere tutte le notifiche ciao

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